domenica 7 agosto 2011

DENTRO I PERSONAGGI: KATHERINE



Prima dell'arrivo dei fratelli Originari, era Lei il 'grande cattivo': spietata, manipolatrice, senza cuore, senza regole. In questa seconda stagione abbiamo condiviso con lei diverse emozioni che confermano quello che pensavamo prima.. o forse non del tutto? Chi non la ricorda piangere riguardando vecchie foto di famiglia? O correre a salvare Damon nel finale di stagione? Utilizziamo le profonde e dinamiche analisi di Vampire_Diaries.net per entrare meglio nel personaggio di KATHERINE.
Ripping Open TVD: e poi arrivò Katherine
C'è la pausa estiva - e FA SCHIFO. Così per darci un po' di sollievo mentre aspettiamo con ansia la terza stagione di The Vampire Diaries, abbiamo chiamato a rapporto un gran numero di guest blogger (e grandi fan dello show) per una serie chiamata Ripping Open TVD. Ogni blogger si focalizzerà su un aspetto in particolare di quello che abbiamo vissuto con la seconda stagione e aggiungerà una sana dose di speculazioni sulla terza. Ricordate: questi articoli sono solo ipotetici, perciò rappresentano le opinioni di coloro che li scrivono, non necessariamente di Vampire-Diaries.net. D’accordo? D’accordo? Questa settimana, Lucia di Heroine TV riguarda l’entrata in scena in carne e ossa di Katherine durante la seconda stagione e spiega perché ha portato una boccata di aria fresca a Mystic Falls.

Dopo la teatrale entrata in scena di Katherine lo scorso anno nell’episodio Founder’s Day, molti dei fan di TVD erano trepidanti di vederla ancora in azione. “Ciao, John. Addio, John.” E zac, addio alle dita della mano destra! È stato sicuramente un modo per non farsi dimenticare subito. Prima di allora l’avevamo vista solo nei flashback, ma adesso la nostra Scarlett O’Vampira era pronta a combinare guai nel presente. Attenzione, ventunesimo secolo! Con tutte le anticipazioni sul suo personaggio avute nel corso dei mesi estivi, uno poteva pensare che la resa del suo personaggio sarebbe stata deludente. Niente è mai come speri che sia, giusto? La super-pubblicità rovina tutto, giusto? SBAGLIATO! Nel penultimo episodio della seconda stagione, Damon dice a Katherine “In qualche modo alla fine vinci sempre e solo tu”. Lui le chiede “Come è successo?”. Già, come è successo? Con la fine della seconda stagione, molti fan sono ancora più presi di prima da Katherine e lei finisce con l’essere uno dei principali motivi del mio amore personale per la stagione successiva dello show. Sì, Katherine ha dei capelli bellissimi e un trucco per gli occhi impenetrabile che resiste alla violenza e alla prigionia, ma c’è qualcosa in più. Katherine ha davvero dimostrato di essere uno dei cattivi migliori nella storia della cultura popolare degli ultimi anni. È arrivata a tanto grazie alla combinazione di tre elementi: la spinge l’istinto di conservazione, è sempre un passo avanti agli altri e carica le sue scene di un certo senso di divertimento.
“Meglio che muoia tu invece che io”
Come per tutti i cattivi, la motivazione di Katherine è estremamente semplice: l’istinto di conservazione. Non vuole governare il mondo, aprire una dimensione infernale, uccidere Superman, attuare una vendetta utilizzando un piano mega-complicato, né rubare oro e diamanti da una tomba maledetta. E no, lei assolutamente non vuole fondare una super razza di ibridi, come Klaus. Grazie a Dio! Se hai visto film e tv prima, allora sai come queste cose vanno a finire. Dritta: non bene. Un tipo alla Buffy o James Bond di solito salvano la situazione e il cattivo di turno è bello e fritto. Sarai più fortunato la prossima volta, cattivo di turno. Forse gli squali con quei dannati raggi laser attaccati in testa non sono stati la tua idea migliore.
I cattivi migliori, secondo me, sono quelli che perseguono scopi chiari e raggiungibili, che sono concentrati e sanno come manipolare ogni situazione per ottenere quello che vogliono. Queste persone hanno quello che desiderano sempre e comunque, e vincono sempre e comunque. Niente risate demoniache necessariamente. Certo, una risata demoniaca e dei baffi hanno il loro ruolo, ma tutta lo storia del super malizioso diventa abbastanza ridicola ed esagerata. Questo è il motivo per cui i super cattivi assicurano il divertimento, come il Dr. Orribile e il Dr. Cattivo. Katherine, diversamente dai cattivi stereotipati, non ha come primo scopo quello di essere cattiva, ma di restare in vita. Nella sua testa lei sta facendo solo quello che deve fare per sopravvivere: non pensa di essere la cattiva della storia. (Naturalmente ha voglia di uccidere un’innocente adolescente nel bel mezzo di una affollata festa in maschera, solo per fare una considerazione, quindi penso che non sbagliamo nell’etichettarla come “cattiva”.)
Katherine solo occasionalmente fa delle cose in un modo che non ha delle conseguenze dirette sulla propria sopravvivenza – come torturare Elena e i Salvatore – e si diverte nel farlo, ma alla fine non distoglie mai lo sguardo dal prezzo. Il suo benessere ha la meglio su ogni altro suo eventuale sentimento. Se stesse per attaccare la sua preda vicino a una piscina piena di squali con i raggi laser, per esempio, cercherebbe una via d’uscita prima di provocare la sua vittima. In fin dei conti il segreto del suo successo è l’assoluto egoismo. Tiene molto di più al proprio benessere che al dolore del suo nemico. Non è accecata dalla rabbia, paura o, cosa più importante, amore. Come ha spiegato a Damon quando lui le aveva chiesto come faceva sempre a vincere, “Non ho mai permesso all’amore di mettersi in mezzo”. No, non lo ha mai fatto.
Naturalmente Katherine non è totalmente fredda o anaffettiva. Come il finale della seconda stagione ci ha dimostrato, è stata capace di salvare la vita di Damon, sebbene lei non ne ricavasse nulla. E ancora più importante, quella decisione, comunque, non le ha fatto male. Se avesse pensato che quella fermata al capezzale di Damon l’avrebbe portata alla morte, scommetto che non sarebbe mai passata di lì. Prova sentimenti come rabbia, paura e amore, ma semplicemente non si lascia controllare o vincere da essi. Autodisciplina di ferro, eh? Credo che sia questo il suo super-potere.
Mentre Katherine magari è cambiata nel corso del tempo, è stata in realtà la sua decisione come umana che avrebbe cambiato la sua vita per sempre. Una volta capito quello che Klaus aveva in serbo per lei, fugge; e di fronte alla scelta di morire o diventare una vampira, sceglie la seconda. Spinge Rose a farle bere il suo sangue da vampiro e poi si impicca. Come Katherine spiega a Rose “Meglio che muoia tu, invece che io”. Sa che in quanto vampiro non può essere più utile a Klaus per il sacrificio della doppelganger, e prende così la migliore decisione che può in quelle circostanze. Man mano che spezzoni del viaggio di Katherine dal 1492 ad oggi vengono lentamente svelati nel corso della stagione, possiamo vedere come una semplice mossa per sopravvivere diventi un intero modo di vita. Dopo ripete la stessa frase a Elena (nell’episodio The Sacrifice, parte seconda): “Meglio che muoia tu invece che io”. Scusa, Elena! Ecco qui – Katherine Pierce in poche parole. Katherine ha scelto consapevolmente di scegliere sempre se stessa, a qualunque costo. Se i suoi metodi possono magari essere articolati, la sua motivazione è la più semplice possibile.
“Credi davvero che io non abbia un piano B?”
In Plan B, Damon pensa davvero di aver fregato Katherine. Ha ucciso il suo licantropo e chiesto con aria di sufficienza “Oh, ho scompaginato il tuo piano?”. Katherine ribatte: “Credi davvero che io non abbia un piano B? E se questo fallisce, un piano C? E poi un piano D, e… conosci tutto l’alfabeto, vero?”. Come abbiamo subito imparato, non sta bleffando. Ripetere ogni lettera dell’alfabeto di piani di Katherine richiederebbe troppo tempo, quindi soffermiamoci su alcuni dei punti salienti.
• Primo, Katherine è sveglia abbastanza da prendere la pietra di luna durante la sua fuga da Klaus nel 1492. Lungimirante.
• Dopo, Katherine avrebbe barattato la pietra di luna per assicurarsi la sua libertà dalla cripta, facendo un accordo con George Lockwood. Prima di arrivare a Mystic Falls aveva fatto le sue indagini e questo le ha permesso di inscenare la propria morte e salvarsi da Klaus per altri 146 anni o quasi.
• Alla fine di The Return, Katherine ha trasformato Caroline in un vampiro. La motivazione immediata sembrava essere quella di avere una spia nel forte nemico. Era capace di manipolare Caroline affinché la tenesse informata sui movimenti di Stefan ed Elena, e perfino facilitasse una loro rottura. Ma alla fine avremmo scoperto che Katherine aveva pianificato di usare Caroline come vampiro durante il sacrificio. Che burlona!
• Katherine già sapeva che i Lockwoods avevano la pietra di luna, quindi prima di ritornare a Mystic Falls aveva scovato Mason Lockwood, gli aveva fatto innescare la maledizione dei licantropi e lo aveva convinto di amarlo. Lui sarebbe stato il suo lasciapassare per trovare la pietra di luna e avrebbe svolto una funzione addizionale come licantropo da sacrificare.
• Quando le cose con Mason non vanno a buon fine (a causa di uno sfortunato incidente in cui il suo cuore gli viene strappato dal petto), Katherine ha un piano di riserva. Si assicura che Tyler Lockwood attivi la maledizione e si trasformi in un licantropo, e per far ciò usa Matt Donovan. Ha addirittura assoldato Sara dalla maglietta rossa per scongiurare il fallimento di Matt. Tyler si trasforma. Successo!
• Il piano di Katherine ha un intoppo, comunque, quando lei si imbatte di nuovo in Lucy. Katherine ha la pietra di luna, ma finisce nella cripta. Una volta bloccata lì dentro, capisce che forse non tutto il male veniva per nuocere. Come sottolinea con Stefan “Non voglio la mia libertà. Perché quando Klaus sarà in città per ucciderci tutti, e lo farà, sarà nella cripta, dove nessun vampiro entrerà perché poi non potrebbe più uscirne. Sarà la stronza psicotica più al sicuro della città”. Inoltre usa la pietra di luna in suo possesso come mezzo di scambio. Bella mossa, Katherine!
• Mentre bloccati nella cripta insieme, Katherine riesce a convincere Stefan a cercare Isobel per aiutarlo a mantenere Elena in vita. Stefan cade nelle mani di Katherine e contatta Isobel. Il risultato? John piomba in città e porta con sé l’unico strumento in grado di uccidere un Originale. Quando Damon va da Katherine per avere spiegazioni, lei usa con lui la psicologia inversa, convincendolo che l’uccisione di Elijah è l’ultima cosa che lei vorrebbe. Quello che Damon non sa è che una volta che Elijah è morto, il suo soggiogamento svanirà e Katherine sarà in grado di uscire dalla cripta. Un’altra vittoria nella colonnina di Katherine.
• Anche dopo essere stata rapita da Klaus, i piani ben architettati di Katherine la aiuteranno. Nel corso della stagione Katherine ha depennato con grande attenzione le cose dalla lista della spesa per il sacrificio (marchio di fabbrica: Fantastica). Alla fine Klaus adotterà il piano di Katherine come il proprio piano A (lui ha anche un piano B naturalmente), lasciandola libera ed esente da sacrificio.
• Dopo che Stefan l’aveva messa al tappeto nel 1864 dandole (inconsapevolmente) della verbena, Katherine ha imparato la lezione e si è premunita affinché non accadesse di nuovo. Costruisce così la propria immunità alla verbena. Questo piccolo dettaglio alla fine le garantirà la libertà alla fine della stagione. In virtù di questa immunità è in grado berne un po’ dopo il rapimento (grazie alla consegna a domicilio di Damon) e fingere di essere soggiogata. Alla fine questo le permetterà di fuggire da Klaus.

La lezione è: essere sempre pronta… per i prossimi 146 anni. Come abbiamo visto nel corso della stagione, le cose non sono mai andate nel modo programmato da Katherine, ma lei aveva sempre un altro piano da cui quello precedente derivava.
“Ama fare i giochetti…”
Come spiega Damon “Lei è Katherine. Ama fare i giochetti e vi state solo prendendo in giro se pensate di riuscire a scoprire quello che sta tramando prima che lei voglia che voi lo sappiate”. Sì, Katherine ama fare i giochetti, ma come abbiamo imparato nel corso di questa stagione, lei stava giocando al gioco di Klaus e non aveva una grande scelta. Stare al gioco o morire. I paletti in questo gioco sono alti. E tuttavia… Katherine ancora lo tratta come se fosse il chiapparello. Tutti la seguono mentre lei ride. In tal modo possiamo vedere che Katherine non è tutta autoconservazione e tattiche. Dopo tutto, se lo fosse, sarebbe una noia incredibile e priva di sorprese. Katherine si assicura anche il divertimento mentre gioca ai suoi giochi pericolosi. Senza il punto di vista di Katherine, tutta questa storia della questione di vita o di morte potrebbe finire con l’essere malinconica e nervosa. (Mi riferisco a voi, famiglie Salvatore e Gilbert.) Voglio dire, mi piace il dramma e anche le lacrime, ma sono pure molto felice che Katherine bazzichi da queste parti per rendere tutta questa roba seria un po’ più divertente.
Credo che un gran cattivo debba divertirsi e godersi la vita. Altrimenti perché dovremmo credere al fatto che lei voglia sopravvivere a tutti i costi? Katherine apprezza la cose più fini. Prova A: “Oh, i suoi occhi sono coooosì blu”. Senza dubbio ha un gusto eccellente. Ehm. Prova B: ogni volta che è vicino a un buffet, ha sempre il tempo di sbocconcellare un sfrutto con fare seduttivo. La vita è fatta di piccoli piaceri, giusto? C’è qualcosa di magnifico nel godersi autenticamente una fragola, proprio prima di ricattare Stefan e costringerlo a ballare con lei, e dopo uccidere accidentalmente una teenager nel bel mezzo di una pista da ballo. Quella scena non sarebbe stata così bella senza la fragola e il ballo, mi sbaglio?
Quando Katherine rimane bloccata nella cripta, fa di necessità virtù e fa rientrare quel momento nel suo piano, come abbiamo detto su. Capisce come queste nuove circostanze possano tornarle utili. Katherine inoltre “ne trae il massimo” torturando Stefan. Avrebbe potuto essere imbronciata e arrabbiata, con quella pessima luce e le difficoltà di provvedere pienamente alla propria igiene, ma quando un’opportunità di divertimento si mostra, lei la coglie. Sì, giocare con la mente di Stefan è stato crudele, ma Katherine è una cattiva, quindi questo tipo di cose la fanno divertire.
Un altro esempio può essere visto nell’episodio Klaus, quando Katherine è bloccata nell’appartamento di Alaric. Forse ha perso la sua libertà, ma quando Klaus se ne va e la lascia sola a casa di Alaric, lei subito ne trae giovamento. Trova la bottiglia di bourbon e baaaaaaaaaalla! Da sola? Bene, una lampada va bene. Sapete, alle volte ti devi divertire da sola. Katherine può aver sacrificato l’amore sull’altare della propria sopravvivenza, ma puoi percepire che coglie il massimo di ognuno dei suoi giorni preziosi da non morta.
Uno degli aspetti chiave della personalità di Katherine che la rende così fantastica è quanto viziata ed esigente sia. A dispetto del fatto che la sua abilità da stratega che è sempre una mossa avanti possa renderla presidente del club degli scacchi, Katherine è ancora capace di comportarsi come una bambina capricciosa. È la presenza di tutti questi elementi insieme che la rende così affascinante – questa dicotomia fra l’essere una minaccia vera e pericolosa e l’essere imbronciata perché non le cose non sono andate come diceva lei. Damon potrà pure pensare che fare il broncio non sia attraente per una donna della sua età ma sono totalmente in disaccordo. Questo è fantastico!
Perciò, in conclusione, Katherine è una cattiva ispirata e divertente e ha davvero reso la stagione 2 di TVD un successo. Mi ha fatto venir voglia di scrivere un poema alfabetico – A sta per “A tutti i ragazzi avvolti intorno al dito di Katherine”; B sta per “Bonnie non riesce a far venire il mal di testa a Katherine”; C sta per “Ci riesci a prendermi?”; e così via. (Sì, faccio schifo come poetessa. Lo so.)
Non è un caso fortunato che Katherine viva da più di 500 anni. Ha lavorato duro perché ciò accadesse, scappando con successo dai più vecchi vampiri della storia per cinque secoli. Nella mente di Katherine lei non è la cattiva della storia… e questo è quello che la rende la cattiva perfetta. Quindi, grazie agli autori per aver creato una cattiva che non solo sa come fare un’entrata a effetto, ma che porta avanti minacce, è divertente da vedere ed esce di scena in modo indimenticabile. Ancora Katherine, per favore.
Note sull'autrice: Lucia è laureata nella California del Sud, che per caso si è imbattuta nella dipendenza da televisione. Potete leggere altre sue riflessioni sulla cultura popolare sul suo blog Heroine TV, dove regolarmente riassume TVD e Mad Men, e scrive di molti altri show sporadicamente. Ha recentemente iniziato a registrare i podcast di Heroine TV, per i quali puoi iscriverti su iTunes. Potete anche seguirla su twitter @heroine_tv, dove non si stanca mai di parlare di televisione.

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