venerdì 27 settembre 2013

[THE ORIGINALS] INTERVISTA A JULIE PLEC


Dopo le numerose interviste che vi abbiamo presentato, realizzate coi membri del cast, passiamo ad una molto interessante, fatta direttamente a Julie Plec, creatrice, con Kevin Williamson, di The Vampire Diaries, ed ora boss dello spin off incentrato sulla famiglia dei Vampiri Originari.
EW ha intervistato Julie, per parlare un po’ di come si realizza uno spin off e chiedendo alcuni particolari su The OriginalsAttenzione, pericolo spoiler!!





‘The Originals’: la parola alla sceneggiatrice Julie Plec. Cosa si deve e non si deve fare quando si lancia uno spinoff.
Manca una settimana alla prima di The Originals, lo spinoff di The Vampire Diaries, che racconta le vicende dei fratelli Elijah (Daniel Gillies), Klaus (Joseph Morgan) e Rebekah (Claire Holt).  Abbiamo chiesto al produttore esecutivo Julie Plec le regole da seguire per il lancio di uno spin off. Julie ci regala sette consigli:

 
• TROVARE UN NUOVO FILO ROSSO: se le storie d’amore sono il motore di TVD, ciò che guida The Originals è la famiglia.  “Le persone si chiedono in che modo gli show saranno diversi, e perché doversi preoccupare di guardare due versioni dello stesso mondo. E questa è la chiave: Non si può semplicemente raccontare la stessa storia con diversi giocatori in una posizione diversa” dice la Plec. Mentre The Vampire Diaries è meglio conosciuto per Damon e Stefan in lotta per il cuore di Elena, la guerra in The Originals scoppia per il controllo del quartiere francese di New Orleans. Marcel (Charles Michael Davis), l’ex pupillo del feroce vampiro-licantropo-ibrido Klaus, ha creato una comunità in cui dominano i vampiri esiliando i lupi mannari ed opprimendo le streghe. Quando le streghe chiedono a Klaus di diventare loro alleato nella lotta contro Marcel, Elijah vede la possibilità di riunire la sua famiglia, nella città che una volta era la loro casa. “Gli Originari vogliono il controllo sulla città perché hanno contribuito alla sua costruzione, Marcel la vuole perché ha creato una comunità di vampiri che possono correre in giro senza restrizioni. Le streghe non possono arrendersi senza prima far ricorso a tutta la loro magia ancestrale. E gli esseri umani è come se dicessero ‘Giù le mani, tutti! Non siete arrivati qui prima di noi! E’ ancora un paese di esseri umani’ “ , dice la Plec. “Ognuno sta combattendo per il luogo da chiamare Casa e per un posto dove poter piantare le proprie radici, per se stessi e per la propria famiglia”.

 
• Rispettare i vecchi fan, ma accoglierne di nuovi, introdurre i personaggi come se non li avessimo mai visti prima“Raccontare la nuova storia in modo da essere in sintonia con le persone che hanno visto per 5 anni l’altro show, è sbagliato! Ma vi dirò che creativamente è una delle cose più difficili da fare. Il pubblico potrebbe essere formato da qualcuno che ha visto un episodio di The Vampire Diaries o nessuno  o tutti e 89 gli episodi ma non si ricorda nulla – Come possiamo introdurre queste personaggi e il loro mondo in modo appetibile, eccitante e comprensibile per il nuovo pubblico, in particolare l’odiosa, sfacciata e litigiosa famiglia?” Questo è particolarmente difficile con Klaus, che con oltre due stagioni di The Vampire Diaries si è guadagnato la benevolenza dei fans di TVD, ma che nella prima sarà presentato come il “fratello potenzialmente psicopatico di Elijah” , dice la Plec. “Si deve trovare un modo per dire al pubblico ‘Dovete preoccuparvi per Klaus, perché Elijah si preoccupa per lui’- Klaus sta per fare delle cose orribili, ad esempio quando viene a conoscenza di essere il padre del bambino di Haley (Phoebe Tonkin) e dice ‘Non mi interessa, uccidetelo!’, beh non è qualcosa che lo presenta come l’eroe dello show!”

 
 • Onorare la storia e non ignorare l’impatto di persone come Caroline, Katherine e il leggendario Matt Donovan. “Non sarebbe giusto per il pubblico che ha investito così tanto nelle storie e nelle relazioni tra i personaggi, ignorare completamente il fatto che queste siano esistite” dice la Plec.“L’obiettivo è quindi quello di rispettare le storie dei personaggi, senza alienare il nuovo pubblico che non ha idea di chi siano queste persone. Se avessimo deciso di ignorare completamente queste storie, cancellandole tutte, sin dal primo episodio avremmo visto nascere la nuova storia d’amore di Klaus, ma dato che con Caroline c’è ancora qualcosa in sospeso, anche se il suo nome non viene fatto nei primi due episodi, Klaus non ha per il momento alcuna intenzione di iniziare una nuova relazione. Quindi dobbiamo cercare di guardare l’amore e la passione da un altro punto di vista”. Rebekah e Matt che hanno trascorso un’estate bollente, hanno deciso che il loro tempo insieme è finito. Ed Elijah, dice la Plec, “ha per molto tempo sacrificato la propria felicità per salvare e redimere il proprio fratello, e per poter riunire la propria famiglia. Katherine è stata l’ultima di una lunga serie di queste rinunce”. Traduzione: entrambi si considerano single e pronti a mettersi in gioco di nuovo.

 
• Essere sempre aperti a potenziali crossover. “Esistono delle regole per poter fare i crossover”, dice la Plec, “non fare gli acrobati, non farlo per pubblicità, non farlo per passare come la superscrittrice, ma farlo perché appare giusto per la storia e per i personaggi”. Inoltre, non farlo troppo presto, “si deve fare in modo che tutti i nuovi personaggi siano ben definiti e ben radicati nel nuovo show”.

 
• Conoscere la mitologia di The Originals e le sue regole, ma essere anche disposti a piegarle o a romperle. “Questo è uno dei miei preferiti”, dice la Plec. “Vogliamo imparare dai nostri errori e rendere le cose più semplici e più facili da seguire o comunque meno complicate dal punto di vista mitologico. Quindi faremo piccoli cambiamenti qua e là, ad esempio quando avevamo deciso di essiccare gli Originari in The Vampire Diaries, ogni singola scena era il risultato di un effetto digitale, e quindi ci è costato molte migliaia di dollari. Non dobbiamo usare per forza la stessa tecnica, possiamo crearne una nuova versione. Se qualcuno su Twitter si lamenta che non corrisponde alla vecchia modalità, beh, andrà bene lo stesso. Naturalmente non mi fanno piacere questo tipo di commenti, ma credo che le persone non noteranno la differenza”, dice. “Si tratta di decidere che cosa è più funzionale per noi, di che cosa possiamo fare a meno, di far finta che qualcosa non sia mai esistito e di scegliere le parti della vecchia mitologia alle quali fare riferimento e restare fedeli.”

 
• Tenere la casa di produzione vicino alla nave madre. Questa è una regola personale per la Plec, che si considera una maniaca del lavoro e che considera i suoi colleghi di lavoro una famiglia.“Quello che ho voluto evitare è l’idea di allontanarsi dalla vecchia famiglia per crearne una nuova, volevo fare in modo che entrambe le famiglie potessero vivere sotto lo stesso tetto” dice ridendo.“Quindi a Los Angeles, teniamo  lo staff degli sceneggiatori di The Vampire Diaries da un lato della sede, e quello di The Originals, dall’altro. Ho fatto distruggere le pareti che dividevano le due parti ed ho creato un’enorme cucina comune, così che i due gruppi possano incontrarsi anche solo per bere una tazza di cafféCosì siamo tutti sotto lo stesso tetto e ci sentiamo come una grande unità di lavoro con diversi compiti da svolgere. E’ importante sapere che ci occupiamo di entrambi gli show con la stessa premura”.

 
 • Gli spettatori potrebbero vedere The Originals come un tentativo per sbancare il lunario. È quindi necessario avere una trama valida su cui basare la nuova serie. Alcuni fans hanno chiesto alla Plec perché abbia deciso di allontanare gli Originari da The Vampire Diaries. “ ‘Sono così divertenti in TVD. Perché far del male allo show cancellando i loro personaggi?’. Quello che penso io è che gli Originali, così fenomenali come li abbiamo visti in TVD, a lungo andare avrebbero decisamente danneggiato lo show, dato che ci sarebbero state troppe storie di cui occuparsi. Nel momento in cui Klaus ha cessato di essere il cattivo ci siamo ritrovati non con uno, né con due e nemmeno con tre eroi, abbiamo avuto una ridondanza di eroi, che a nostro parere ha reso la narrazione molto difficile anche se molto piacevole da guardare. L’idea è quella di fare un episodio di due ore ogni settimana. E’ come se Glee facesse due show uno a New York e uno in una scuola superiore”. Con una nota molto personale la Plec aggiunge, “lavorare in tv è davvero molto duro. Devi sacrificare molto del tempo che potresti dedicare alla tua vita, devi sacrificare molto la tua sanità mentale solo per ideare uno show. Non create un nuovo show solo perché qualcuno pensa che potreste guadagnarci dei soldi, fatelo perché amate i personaggi, il loro mondo e perché sentite che sia voi sceneggiatori che i fans potreste avere delle grandi soddisfazioni ideando il secondo show”.



fonte TVD Italia

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