giovedì 23 gennaio 2014

IL SUCCESSO DI TVD SU HOLLYWOOD REPORTER

Fra poche ore in America sulla CW andrà in onda il centesimo episodio di The Vampire Diaries intitolato “500 anni di solitudine”. Il percorso che ha portato alla creazione di The Vampire Diaries nella serie che abbiamo conosciuto e amato non è stato semplice così come possiamo pensare. Per venire a conoscenza di tutte le tappe che hanno portato alla nascita della nostra serie leggiamo questo articolo di Hollywood Reporter che ha dato voce ai produttori e agli attori principali.




Vampire Diaries raggiunge 100 episodi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev e i produttori esecutivi ci dicono tutto
Mentre lo show hit della CW raggiunge la pietra miliare (di 100 episodi), Ian Somerhalder ricorda: “Mi volevo proprio ribellare contro l’era “Twilight” che stava accadendo. Ma ho realizzato che Damon poteva essere uno dei personaggi piu’ fighi mai visti in tv. Quando sono andato a fare il provino in rete ho toppato.”
Quando il 2008 stava finendo, i vampiri erano ben affermati nell’opinione pubblica con la saga di Twilight e l’inizio della serie della HBO True Blood. La CW – una joint venture della CBS corporation e Warner Bros – si butta nella mischia tirando fuori dal cappello The Vampire Diaries, e il rischio corso ha dato i suoi frutti. Basato sulle storie di L. J. Smith, la storia si centra su una adolescente orfana su cui posano gli occhi due fratelli vampiri mentre affronta l’adolescenza, il supernaturale e la morte. Un sacco di morti. Qualunque discorso riguardo l’idea che The Vampire Diaries fosse un clone per la TV di Twilight è cessato con il suo debutto il 10 di Settembre 2009 per 5.7 milioni di spettatori ed è diventato lo show della CW più guardato dai giovani, con una età media di 34.5 anni. Mentre la quinta serie si aggira intorno ai 3.8 miliori di spettatori, , il suo impatto sui social media è di gran lunga maggiore, con quasi 18 milioni di fans su Facebook e 420.000 followers in Twitter (più di 17 milioni se conti i followers dei produttori e del cast). Viene elencata come la quarta serie più seguita in onda, subito dopo American Idol, The Voice e X Factor, secondo Trendrr, e viene vista in più di 180 paesi. Le persone più importanti di The Vampire Diaries hanno parlato candidamente con THR riguardo il successo della serie.
L’EFFETTO TWILIGHT
PETER ROTH, Warner Bros. presidente del gruppo TV e capo dei contenuti: A quell’epoca Alloy Entertainment, ora parte di Warner Bros, era nostro partner. Attraverso quella relazione siamo stati esposti a The Vampire Diaries e siamo rimasti molto presi dai personaggi.

KEVIN WILLIAMSON, produttore esecutivo: Molto molto tempo fa, Alloy mi ha portato un libro in ufficio chiedendomi: Che ne pensi di un film? In pratica non ho letto il libro. Ho detto no sulle premesse e sull’idea. Non mi sembrava proprio la direzione da prendere visto il recente successo di Twilight. E poi, qualche anno dopo, la CW e venuta da me con quello.
JULIE PLEC, produttore esecutivo: Era l’Ottobre 2008, e io e Kevin stavamo pranzando a Morton in Burbank con un amico comune, Jen Breslow, un esecutivo della CW al tempo, che aveva passato 10-15 anni lavorando per Kevin. Abbiamo iniziato a parlare dei vampiri e Twilight e True Blood, e come fosse deprimente che nessun altro volesse fare altri progetti con i vampiri perchè il mercato era ormai saturo. Jen ha detto:”A dirla tutta questo non è vero. Abbiamo una serie di libri alla CW che stiamo cercando di far funzionare.” Non avevo ancora sentito di The Vampire Diaries, ma Kevin si.
WILLIAMSON: Una persona a me molto cara era appena deceduta e Julie, una delle mie migliori amiche, mi disse, “Hai bisogno di lavorare sodo per superare il dolore”. L’ho letto e mi sono connesso con la storia di questa giovane ragazza che aveva perso i genitori e stava cercando un modo per continuare a vivere. Ero tipo, “Julie facciamolo, Lo renderemo epico”.
ROTH: Mi ricordo che nel 2009, era sicuramente uno dei migliori piloti dell’anno.
PLEC: Abbiamo cominciato così tardi che ci scambiavamo note via telefono la sera di capodanno.

LA RICERCA DEL TRIO PRINCIPALE
WILLIAMSON: Elena era bionda nel libri e la prima risposta via Twitter che abbiamo ricevuto era tipo “E’ meglio se non prendete una brunetta”. E io me la immaginavo bruna.

NINA DOBREV, (Elena): Tutti facevano audizioni per la parte ed io ero appena venuta a Los Angeles dopo aver concluso un contratto con Degrassi: The Next Generation in Canada. Era una delle mie prime audizioni, e la prima volta non era andata tanto bene. Quando sono tornata in Canada, ho provato di nuovo. Mi hanno fatto volare per fare il test sullo schermo ed ho ottenuto il ruolo, ma non me l’hanno detto per un bel pezzo.
PLEC: Abbiamo portato il video alla Warner Bros, e Peter Roth è saltato su e giù e ha urlato: “Ecco la nostra ragazza”. Solo che non potevamo ufficialmente scritturarla finchè non avessimo trovato anche i ragazzi.
IAN SOMERHALDER, (Damon): Mi volevo veramente ribellare contro l’era Twilight che stava accadendo. Ma ho realizzato che Damon poteva essere il personaggio televisivo più figo di tutti i tempi. Sono andato al test della rete e ho toppato.
WILLIAMSON: Le sue audizioni non erano mai grandiose, ma sapevo che lo poteva fare. Sapevo che era per lui la parte. La CW continuava a dire di no. Volevano qualcun altro. E’ stata l’unica volta nella mia carriera dove se lui non avesse avuto la parte me ne sarei andato. Mi hanno ascoltato e hanno detto:”Ok, andremo con lui”.
PLEC: Abbiamo visto Paul per il ruolo di Damon un giorno. Lui era il preferito dei nostri direttori del casting. Abbiamo detto, “Lui non è pronto per Damon, non c’è abbastanza senso dell’umorismo”.
PAUL WESLEY, (Stefan): Le riprese dovevano cominciare dopo pochi giorni e non avevano ancora trovato Stefan. Io mi sono connesso di piu’ con Stefan e volevo interpretare Stefan, ma c’era un problema di eta’. Sono tornato e ho fatto di nuovo il test sullo schermo contro una dozzina di altri ragazzi. Era tipo America Idol. Nina era nel corridoio che parlava con tutti quanti e io l’ho evitata completamente, e lei ha pensato, “Chi e’ questo tipo?”. Sapevo che volevo andare nella stanza con Nina e fare la nostra prima scena come la prima volta che ci parlassimo in realtà, che era esattamente quello che succedeva nella scena. Immagino che il mio piano ha funzionato.
UN INIZIO VELOCE
WILLIAMSON: Paul e Nina avevano una chimica meravigliosa nel pilota, quando Stefan toglie le foglie dalla maglietta di Elena nel cimitero quando lei cade e lui la aiuta. Ho pensato,”Se la gente si sintonizza e vede questo, abbiamo sicuramente qualcosa di speciale perchè stanno cliccando.”

DOBREV: Sembrava la cosa giusta. Tutti mi prendevano in giro perchè avevo comprato una proprietà in Atlanta quando abbiamo cominciato a girare la serie. Salta a cinque anni dopo e sono l’unica che non ha dovuto pagare l’affitto per 5 anni.
PLEC: Io e Kevin eravamo convinti che il lancio sarebbe stato la cosa più imbarazzante che la rete avesse mai mandato in onda e saremmo affondati subito. Eravamo convinti che questa era la cosa che avrebbe suscitato la scrittura di 1000 articoli sul perchè i vampiri erano finiti. Giusto intorno al sesto episodio, il primo con un flashback, il mondo è esploso. Siamo entrati nelle top ten alla fine dell’anno.
WILLIAMSON: Avevo detto a Julie che volevo fare 24 episodi. Se facessimo una soap opera lenta e melodrammatica sui vampiri, risulteremmo noiosi. Gli spettatori andranno avanti immediatamente. Loro mandavano dei messaggi mentre guardavano lo show in TV. Gli devi dare in twist, un cambio di rotta. La fine della stagione e stato un momento scintillante, quando Katherine è arrivata all’improvviso ed ha tagliato le dita dello zio John. Mio padre mi ha chiamato subito dopo e ha detto, “Questo può benissimo essere il migliore cliffanger che io abbia mai visto!”.
LA FRENESIA DEI FAN
SOMERHALDER: Hot Topic ha fatto un tour nei mall dove noi andavamo in un negozio e facevamo delle sessioni di domande e risposte con i fans. La prima e’ stata in Georgia nel reparto ristorazione della mall; siamo scesi dall’autobus e c;erano 5000 ragazze che strillavano. Siamo andati a Londra nel 2009 e c’è stato questo pandemonio pazzesco e non eravamo ancora in onda in UK.

DOBREV: Mi ricordo quando The O.C. uscì. Se non guardavi The O.C. non avevi niente di cui parlare, e qualcuno mi disse che era uno show con gente delle superiori. Altri mi dicevano, “Il mio amico ha il tuo poster nel suo armadietto”. Non riesco a credere che sono quella ragazza io adesso.
WESLEY: Noi siamo nella nostra bolla ad Atlanta, ma la gente aveva cominciato a venire da me per la strada, giovani e anziani, maschi e -femmine. Le persone stavano ovviamente guardando questa cosa, ed e’ diventata una cosa importante nella pop-culture.
PLEC: In Cina, Paul e Ian non possono camminare per la strada senza essere assaliti dalle ragazze perchè sono così famosi li.
WILLIAMSON: La CW ha fatto una fantastica campagna di marketing dello show di cui parlare, di cui twittare. Ci hanno incoraggiato a fare live Twitter sessions e viewing parties su Twitter. La prossima cosa che sai, è che ha una vita proprio in Twitterverse.
MARK PEDOWITZ, presidente della CW: E’ lo show numero 1 in termini di social media in onda quest’anno in televisione. E’ una forza.
RAGGIUNGENDO UNA PIETRA MILIARE
ROTH: Questo rappresenta la diciottesima serie TV della Warner Bros. che negli ultimi 15 anni ha raggiunto questo traguardo straordinario. Siamo molto molto orgogliosi di questo. E’ quello che ci fa durare a lungo e ci rende redditizi.


PEDOWITZ: Significa stabilità. Significa che tutte le voci che stai per chiudere non sono vere. La gente viene per vedere questi shows e questo significa che ci siamo dentro per un lungo periodo di tempo.
PLEC: Volevamo che il centesimo episodio non fosse solo buona televisione ma anche una celebrazione delle nostre esperienze l’uno con l’altro.
WILLIAMSON: E’ incredibilmente soddisfacente creare un mondo che è sopravvissuto per oltre 100 settimane di televisione ed essere stati in grado di farlo con un gruppo di persone. Sono un uomo fortunato.
DOBREV: Speriamo che le persone continuino a guardare e continuino ad essere appassionate come ora, e in futuro, arriveremo a 150.

fonte TVD Italia

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