domenica 31 gennaio 2016

RETROSCENA DI "A GHOST ALONG THE MISSISSIPPI"

Julie Plec, produttore esecutivo dello show, ci rivela qualche piccolo retroscena di questa première invernale "A Ghost Along The Mississippi".
Attenzione spoilers!

THE ORIGINALS: JULIE PLEC RIVELA QUALI SCENE HANNO TAGLIATO NELLA PREMIERE INVERNALE
La famiglia Mikaelson è estremamente complicata, e chi meglio di Julie Plec ci può chiarire questo dramma? La produttrice esecutiva dello show sparlerà ogni settimana dell’episodio trasmesso per tutta la durata della stagione, solo per Entertainment Weekly. Dalle risposte alle domande scottanti, ai segreti del dietro le quinte e molto altro ancora. Qui i fan potranno trovare approfondimenti direttamente dalla Plec sull’ episodio che hanno appena visto.
Spero che “A Ghost Along The Mississippi”, diretto da Declan DeBarra e diretto da Michael Grossman, vi sia piaciuto. Questo episodio rimarrà per sempre noto alla crew per i tagli fatti alla fine. Una nota: il network ci dà all’incirca 42 minuti per iniziare e concludere la storia, mandare i crediti finali e mostrare il logo del nostro studio. Non si può sforare di neanche un secondo, tranne in casi davvero eccezionali. Per questo metà del tempo usato per preparare un episodio per la televisione consiste nel tagliare preziosi secondi finali.
Con “The Originals” abbiamo l’abitudine a iniziare con degli episodi lunghissimi. Più di una volta abbiamo iniziato a tagliare dai 18-22 minuti. Nella prima stagione abbiamo decretato che nessun copione debba aver epiù di 45 pagine (di norma una pagina quivale a un minuto). Poi siamo scesi a 42. ora, nella terza stagione, la nostra media è quella di 39 pagine. E dobbiamo ANCORA tagliare parecchi minuti, questo perché in “The Originals” amiamo alla follia i discorsi e i momenti speciali. Mi piace pensare che sia la nostra firma speciale.
In questo episodio, lo scrittore Declan aveva due storie divertenti che non sono arrivate nel finale. Abbiamo girato una scena in cui facevamo vedere Cami che, sotto il soggiogamento di Aurora, si tagliava la gola a letto, con un rasoio affilato. E’ stata girata con una pompa di sangue collegata alla lametta di gomma. Non ha funzionato, la pompa si era già intasata e abbiamo concluso con gli effetti speciali. Sembrava così realistico che i ragazzi degli effetti speciali si sono abbracciati e tutti gli abbiamo fatto i complimenti. Poi, nel montaggio, è stata tagliata. Così funziona la televisione.
Abbiamo girato anche una scena in cui il povero Oliver Auckland, che interpreta Trista, è stato sommerso in un container per le spedizioni. E’ stato girato di notte e si gelava, ma avevano un’autocisterna di acqua calda per riscaldarlo, così è andato tutto bene… finché non si è rotto il boiler e abbiamo dovuto usare l’acqua FREDDA. Oliver ha mostrato del vero fegato australiano e ha detto che lo show doveva andare avanti. Lo abbiamo bagnato di acqua congelata più volte e nella sua recitazione ci ha messo l’anima. E poi abbiamo tagliato la scena. Scusaci Oliver. Ti dobbiamo una birra.
Un’altra chicca sul set da Declan:
“Il nostro ultimo giorno di riprese è stato quello con l’incidente della macchina. Eravamo nervosissimi perché uno stunt è indispesanbile per guidare un’auto ad alta velocità con una bomba controllata all’interno che esplode nel pistone e fa accappottare la macchina. Ovviamente il tempo non ci ha aiutati, la scena si è trasformata in un mondo di fango, con tuoni e fulmini che squarciavano il cielo e ho visto la faccia di uno dei cavalieri dell’apocalisse arrivare. Eravamo pronti a rimandare la scena, quando il sole ha fatto capolino per una mezz’ora. Abbiamo sistemato l’esplosivo nella macchina e abbiamo inziato a girare. (L’auto si è ribaltata due volte in più di quanto ci aspettassimo o è finita solo di lato?)
“La macchina ha svoltato l’angolo a tutta velocità e BOOM! E’ volata in aria per sette volte. Altri tre cavalieri dell’apocalisse sono apparsi per controlalre perché il rumore è stato teribile. Hanno trattenuto tutti il fiato. Un pollice in si da parte dello stuntman e abbiamo esultato tutti, abbracciandoci.
“Lo stuntman è uscito dalla macchina accartocciata tenendo il suo speciale sedile da stunt e sembrando uno che aveva appena fatto un giro in auto e bevuto un milkshake alla vaniglia. Impressionante. Ci ha detto che quando ha girato l’angolo la macchina ha iniziato a slittare, quindi ha girato la ruota e colpito il pulsante dell’esplosivo così avremmo avuto qualcosa da riprendere. Ho avuto come l’impressione che un’ aquila avesse dovuto posarsi sulla sua spalla consegnandogli una birra. Gli stuntman sono completamente pazzi”.

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