lunedì 8 febbraio 2016

THE ORIGINALS - 3×11 “WILD AT HEART”: IL RECAP (CON FOTO TUMBLR)

Eccoci qui a commentare un altro episodio di questa terza stagione di “The Originals”, che si fa sempre più interessante di puntata in puntata.
“Wild At Heart” non ha deluso le aspettative, introducendo nuove situazioni e personaggi, presentandoci alcune scene davvero belle e riportandoci, anche se solo per un momento (quantomeno per adesso), uno dei personaggi più amati della Famiglia Originaria.
La puntata ci ha anche riportato un’arma che ben conosciamo…




GLI ORIGINARI
Partiamo con la considerazione che Elijah è stato meraviglioso in questo episodio. Lui lo è sempre, ma in questa puntata è stato sarcastico, addolorato, in versione di elegantissimo vampiro (non per il look, ma, nella scena della morte della giovane strega, per i movimenti, la presenza…) e per la prima volta lo abbiamo visto uccidere in modo “normale” per i vampiri, bevendo dalla sua vittima tanto da provocare un’emorragia inarrestabile, lasciandola lì a morire. Ancora una volta, mi ha fatto pensare a Marius di “Le Cronache dei Vampiri” di Anne Rice, a quel pacato suggerimento a Lestat, di non provocare la sua ira. E al fatto che quando Lestat gli chiede “Cosa accadrebbe se lo facessi?”, Marius risponde solo sorridendo. Quanti significati in quel sorriso, una minaccia letale racchiusa nella gentilezza e nella pacatezza. Elijah è così e agisce così.
Una scena che forse alcuni hanno trovato un po’ spiazzante, per la persona che Elijah è di solito, ma personalmente l’ho trovato strepitoso. Certo, la povera giovane strega Ariane è una vittima, l’ennesima, di una guerra soprannaturale, dei problemi dei Vampiri… ma una volta che qualcuno di sconosciuto, del quale non si sa se ci si può fidare, entra nella mente di un Originario e vede tutta la loro esistenza e i loro segreti, può finire solo in due modi: o inizia a servire la famiglia, o muore, perché non si può permettere a un estraneo di sapere così tanto sui Mikaelson, potrebbe essere un’arma da usare contro di loro e ciò non è accettabile, ora meno che mai, soprattutto quando la persona in questione è una strega potente facente parte di una Congrega al servizio di acclarati/potenziali nemici della famiglia.


tumblr_o26qlsfkEY1tdtm2ao1_r1_400tumblr_o23y7y7B571us10ipo4_r3_500tumblr_o23y7y7B571us10ipo2_r1_540tumblr_o23y7y7B571us10ipo1_r1_540tumblr_o23y7y7B571us10ipo6_r1_540
Hayley ha suscitato molta tristezza: palesemente sofferente per la morte di Jackson, proprio una “vedova in lutto”, per così dire. Siamo tutti consapevoli che lei, tra Elijah e Jackson, amava (e ama) più Elijah, ma non si può, per questo, sottovalutare i suoi sentimenti per Jackson, perché lo amava comunque, a suo modo. Non si può sottovalutare che lei, pur amando più Elijah, aveva scelto Jackson. Lo aveva scelto a discapito di Elijah. Per il branco, certo, ma non solo, lo ha affermato lei stessa: lo aveva scelto per se stessa, perché lui era la persona giusta tra i due e sarebbe morta per proteggerlo.

tumblr_o252s7msvi1rtocego2_250tumblr_o252s7msvi1rtocego3_250
tumblr_o252s7msvi1rtocego1_250tumblr_o252s7msvi1rtocego4_250

La scena finale con Elijah, poi, è stata così triste… è la prima volta che Hayley perde qualcuno perché è una Mikaelson; finora a subire per questo era stata lei in prima persona. Lei veniva colpita, con Hope, perché legata ai Mikaelson, dunque per colpire Elijah, Klaus e Rebekah; invece, questa volta lei è stata colpita perché membro della famiglia Mikaelson, attraverso uno dei due modi più duri che potesse esistere, ovvero la morte di suo marito, avvenuta dinanzi ai suoi occhi, senza che lei potesse fare nulla, costretta ad assistere impotente. La frase a Elijah non ha lasciato adito a dubbi, in merito: “SIAMO una condanna per coloro che CI amano, vero?”
E’ ciò che ho sempre detto: i Mikaelson sono una sventura per le persone. Noi li adoriamo, ma la verità è questa e lo stiamo vedendo anche con ciò che è successo a Camille. 
Ed è una cosa tremenda perdere una persona solo perché ti amava, senza aver potuto fare nulla nemmeno per tentare di salvarla. Una cosa che Elijah sa bene, come Rebekah.
Questa frase, tuttavia, oltre a provare questa terribile verità, sancisce anche la definitiva entrata di Hayley nella Famiglia Originaria, proprio per il “noi” usato da lei.

tumblr_o23yatyzXo1u9ntg0o1_500tumblr_o23yatyzXo1u9ntg0o2_500
Devo dire che mi è piaciuto moltissimo Klaus, con Hayley. Certo, lei parlando di Camille gli ha rivolto delle parole dure, ma esse esprimono la realtà dei fatti: quando Klaus vuole imporre la sua protezione, combina disastri. Quando, invece, la offre, diventa una delle persone più rassicuranti che possano esistere e la frase detta a Hayley lo testimonia: “Questa famiglia porta tanti problemi, ma almeno un beneficio: questa sarà sempre casa tua.”
Oh, Klaus. Dovresti essere sempre così (a parte quando devi andare ad ammazzare gente che vi minaccia, intendo).
Altra cosa che ho sempre amato di lui è il sarcasmo. Gli uomini Mikaelson (quantomeno lui, Elijah e Kol) sono dotati un umorismo strepitoso.

tumblr_o23vxmXyTw1unrnryo2_500tumblr_o23vxmXyTw1unrnryo1_500
CAMILLE
So che ad alcuni non piace questa situazione di Camille, ma onestamente non avrebbe potuto essere nulla di diverso. Certo, lei è sempre stata una persona buona, ma nel backdoor pilot ci venne presentata come la persona che poteva capire Klaus meglio di chiunque altro, perché si trovava, a suo modo, in una situazione simile a quella di lui, come emerse dalla bellissima scena del pittore, nella piazza: “Ha paura. E’ solo. … Vorrebbe controllare i suoi demoni, invece di essere controllato da essi.”
Una frase con la quale Camille aveva descritto se stessa e, solo senza saperlo, Klaus. E con questa scena ci era stato detto che la coraggiosa barista, altruista e così in grado di comprendere il prossimo, aveva dei demoni e, quindi, sì, un lato oscuro. Qualcuno di voi penserà che il lato oscuro di un essere umano non è nulla in confronto a quello di un vampiro, per di più di un Originario, ed è vero, ma in fondo tutti i Vampiri, Originari compresi, cos’erano? Nient’altro che esseri umani come Camille, con un normale lato oscuro umano, che poi è stato amplificato dalla nuova natura e, quindi, dalla sete di potere.
Riflettiamoci.
Un vampiro non è un essere impaurito. È un essere di potenza, è un predatore. Inoltre, tutti noi tendiamo a dimenticare che la loro natura è malvagia. Noi li amiamo, amiamo questi vampiri, ma il Vampiro è un essere malvagio, con istinti predatori nei confronti degli umani. Lei si è trasformata da quanto, 24 ore? È in preda a tutte le emozioni amplificate, con gli istinti che la spingono verso “la malvagità”, diciamo. Sappiamo bene che la trasformazione non cambia le persone, amplifica le loro caratteristiche, ma non dobbiamo mai dimenticare che essa non amplifica solo le caratteristiche positive, ma anche quelle negative, dunque anche il lato oscuro. Restare la persona che si era prima di trasformarsi (o diventare una nuove versione di essa) è una questione di trovare il giusto equilibrio, ma esso non arriva con uno schiocco di dita, ci vuole tempo, bisogna attraversare il periodo in cui si è preda degli istinti e quant’altro, lo sappiamo, lo abbiamo visto, è accaduto a tutti. 
Altra cosa importantissima, bisogna tenere conto di ciò che le è successo: quando ha detto a Kinney che lei è vittima di una guerra altrui ha affermato una pura verità. Camille è morta ed è diventata un vampiro perché vicina ai Mikaelson, a Klaus. Proviamo a metterci nei panni di Camille, che si è dovuta tagliare la gola da sola e stare lì, in silenzio, senza poter emettere suono, mentre sapeva di stare morendo. Chiunque sarebbe imbestialito, al suo posto.

tumblr_o26vjr0atO1rlvdl7o7_250tumblr_o26vjr0atO1rlvdl7o8_250
Certo, restare accanto ai Mikaelson, aiutarli, è stata una sua scelta altruistica, ma questo non significa che se la sia andata a cercare. In quel momento Camille cercava solo di aiutare il detective Kinney. Lei voleva fare del bene, aiutare le persone, anche i vampiri che ne hanno combinate di ogni, e ora si ritrova a essere morta e divenuta una creatura dalla natura malvagia e predatrice, con istinti ed emozioni al massimo. È caduta prima preda di Lucien perché semplicemente apparsa accanto a Klaus, poi di Aurora solo perché nominata. Aurora non li ha visti baciarsi in un vicolo, Camille è stata nominata e quella pazza scatenata ha deciso di farne la sua vittima e la povera Camille è finita a suicidarsi per soggiogamento senza poter emettere fiato, consapevole di stare morendo, quando Klaus avrebbe potuto salvarla, se solo lei avesse potuto emettere un lamento. Camille è una vittima e ciò che le è accaduto è atroce, ingiusto e lei ha diritto di essere imbestialita. Inoltre, è in stato di shock, lo si è visto quando Hayley ha detto a Klaus “Lei è morta!”: Camille ha abbassato lo sguardo, a quella frase.
Camille

Il problema è che avere tutta quella rabbia, quel dolore e quello shock, appena trasformati, va a nozze con gli istinti da vampiro e, dunque, contribuisce a renderla come è adesso; la nuova natura amplifica questa ira, la fa rivolgere contro chiunque e la rende pericolosa. Mettete tutto questo nel frullatore et voilà, è praticamente un’equazione matematica. 
E tuttavia, la scena con la barista del Rousseau è stata piuttosto emblematica: Camille l’ha difesa e ha agito per questo, il che significa che la vera Camille è ancora lì, deve solo trovare un equilibrio, non subire le emozioni, gli istinti e la sensazione di potere, ma prenderne il controllo.
È normale che sia così.
Peraltro, da un punto di vista narrativo sarebbe noioso se lei non attraversasse questo momento, nonché inverosimile, poiché tutti hanno avuto problemi con la nuova natura. Pensiamo a Stefan, che da ragazzo d’oro appena trasformato è diventato uno Squartatore e ci ha messo più di un secolo a prendere il controllo di quella parte di sé; anche Caroline ha avuto dei problemi ed era continuamente preda di sbalzi caratteriali; Elena ha rischiato di uccidere Matt, voleva scolarsi fino all’ultimo goccio di sangue la ragazza alla quale faceva da baby sitter, April, era in preda a costanti sbalzi di umore, infuriata per essere finita in fondo a un lago e annegata. Elijah ha ucciso la donna che amava (e chissà chi altro). Di che ci stupiamo? Sono vampiri, non labrador.
Quindi è interessante questo risvolto, questo suo percorso. Camille dovrà riconquistare la sua umanità.
Questa situazione passerà, si è appena trasformata, è senza equilibrio, in balia delle emozioni sfrenate, con i nuovi impulsi “malvagi”. A un certo punto troverà un equilibrio e tornerà a essere la persona che era o quasi, una nuove versione di quella persona.
Per un momento sono rimasta interdetta dal fatto che, ammettiamolo, li ha fatti fessi tutti, ma poi mi sono resa conto che è plausibile, perché lei come nessuno di loro sa giocare con la psicologia, dunque con la mente e le emozioni altrui. E anche questo è intrigante, perché rende questa neo vampira dotata di un “vantaggio” sugli altri.
(Certo, io avrei preferito che restasse umana sino quasi la fine della storia, ma pazienza.)
Il problema è un altro: è sempre stato ovvio che ritenere la minaccia Quercia Bianca archiviata fosse inverosimile, in quanto la Quercia Bianca è un albero e basta un germoglio e via, eccone un’altra… in mille anni, figuriamoci quanti germogli possono esserci stati, ma proprio lì bisogna andare a parare, sempre?! Non si poteva trovare un’altra arma, qualcosa di magico e potente?! Insomma, un po’ di fantasia… sappiamo che la magia può ucciderli, potevano inventarsi qualcosa in tal senso, tanto per variare.

tumblr_o23y9u5aax1r69xzvo3_250tumblr_o23y9u5aax1r69xzvo1_250
tumblr_o23y9u5aax1r69xzvo2_250tumblr_o23y9u5aax1r69xzvo4_250

LA STRIX E LA SUA CONGREGA
Partiamo dicendo che le scene del rituale delle Sorelle sono state visivamente molto belle. Certo, un tantino raccapriccianti, ma d’altronde siamo in uno show sui vampiri, quindi non possiamo aspettarci cioccolatini e fiori. Dunque, dicevo, visivamente molto bello. Questa è sempre stata una delle caratteristiche migliori di “The Originals”, mostrare le Streghe al loro vero potenziale, nel bene e nel male.
Quegli abiti neri, poi… hanno ricordato le Streghe di New Orleans, comandate da Sabine/Celeste, nella prima stagione, nella scena in cui attaccarono Davina in chiesa, con i mantelli neri (e lei le stese tutte, uccidendole).
Questa Congrega è molto intrigante e molto potente, da ciò che si è visto, ma, tralasciando l’ovvia considerazione che della Strix non c’è mai da fidarsi (e pensare che l’ha fondata Elijah!), non sono così certa che le streghe facenti parte della Congrega siano così felici di essere state “salvate” dall’organizzazione… quantomeno non tutte.
L’intervento della biondina Ariane, somigliante a Christina Aguilera (alzi la mano chi l’ha pensato), nell’incantesimo che vedeva coinvolti Davina e Josh è stato apparentemente per proteggere Davina, che, da quanto la giovane strega ha lasciato intendere, non ce l’avrebbe fatta a tornare da sola, ma allora, se voleva solo essere d’aiuto, perché mettere ko in quel modo brutale il povero Josh? Perché non fare un taglio sull’altro palmo di Davina e sul proprio, entrando a sua volta in quell’aldilà?
Questa cosa è sembrata piuttosto sospetta.
Ancora più curiosa e sospetta, però, è stata la sua frase detta a Elijah, quando quest’ultimo stava per ucciderla, totalmente in contrasto con quella detta a Davina, secondo la quale valeva la pena pagare il prezzo richiesto dalla Strix per unirsi alle Sorelle: “Sono libera.” Un’affermazione pronunciata con sollievo, come se avesse sperato di morire, in quanto solo la morte avrebbe potuto servirle a liberarsi… sì, ma liberarsi da cosa? Dal suo potere, un peso che trovava troppo gravoso? Oppure, e questo è preoccupante, alla luce della situazione di Davina, liberarsi dalla Strix? Se la risposta fosse questa seconda ipotesi, allora vorrebbe dire che in qualche modo le Sorelle, o quantomeno alcune di esse, si trovano quasi in una situazione di schiavitù rispetto alla secolare organizzazione… e che, quindi, la frase a Davina era una menzogna e che la situazione volge al peggio, per lei. E anche la preoccupazione di Kol, quando ha capito che la Strix è tornata e ha contattato Davina, ha gettato una luce piuttosto preoccupante su tutto.

tumblr_o26krdZhLc1r0gwrlo5_1280

tumblr_o24rtoiu951tayp8jo8_250

MARCEL E JOSH

La cena della Strix all’inizio ha fatto preoccupare tutti noi, ovviamente, in quanto tutti siamo consapevoli che la lealtà di Marcel non è mai andata, non va e non andrà all’organizzazione. La lealtà di Marcel va alla comunità soprannaturale di New Orleans e, nonostante tutti gli scontri avuti, va alle persone che ama: Davina, Hayley e i Mikaelson.
Questa caratteristica in lui è sempre stata una costante ed è ciò che lo ha sempre reso un vero leader.
Di certo, abbiamo avuti tutti il dubbio (e la speranza) che ci fosse un altro traditore oltre a lui e così è stato, ma poi ecco la famosa scappatoia: Aya gli ha chiesto se anche lui le si sarebbe rivoltato contro per ottenere potere. Ed è questo particolare che gli ha permesso di sopravvivere e ottenere la carta giusta: la mancanza di lealtà di Marcel nei confronti di Aya e della Strix non è dovuta alla volontà di ottenere il potere fine a se stesso, bensì per la salvezza di chi ama e del suo Sire, la cui morte provocherebbe anche la sua. Quella di Marcel non è sete di potere, è desiderio di sopravvivenza di chi ama e di se stesso.
Un particolare geniale. Non vedo l’ora di scoprire come volgeranno gli eventi e cosa farà con Josh per salvare Davina.

tumblr_o24rtoiu951tayp8jo7_250OR311b_0071b
Josh sta maturando come personaggio: sta “diventando uomo”? Non che prima non lo fosse, ma vista la sua natura di vampiro più imbranato del mondo (adorabile, per questo), sembrava più un ragazzo. Ora sembra che abbia raggiunto il famigerato next level: il suo discorso a Davina su Aiden è stato commovente, ma quello a Marcel, per quanto breve, è stato simbolico. Josh si è trovato a sua volta vittima degli eventi, ha faticato a trovare il suo posto in quella realtà, poi ha incontrato Aiden e si sono innamorati e questo aveva portato un po’ di stabilità e sicurezza nel delirio che era divenuta la sua vita (e pensare che New Orleans era nata come vacanza con quella che credeva essere la sua migliore amica), ma, dopo aver perso la sua vita e con essa tutto ciò che amava, dopo aver dovuto combattere, a suo modo, per sopravvivere in quella delirante realtà, ha perso anche Aiden.
E ora eccolo qui, con questo semplice ma splendido discorso a Marcel: “Gli amici sono importanti. Per questo sono qui. Per parlarti di cosa abbiamo intenzione di fare in merito al fatto che Davina sia appena divenuta un membro della Congrega della Strix.”
Un discorso con cui, in un certo qual modo, Josh si è posto sullo stesso piano di Marcel.
La scena, a sua volta, era semplicissima, eppure l’ambientazione le ha dato un tono di drammaticità e simbolismo notevole. Josh, pur restando il ragazzo dolce, divertente e un po’ imbranato che è, è finalmente pronto a prendere una posizione netta e in prima linea nella realtà soprannaturale di New Orleans?

The-Originals-season-3-episode-11-Wild-at-Heart-Marcel-Girard-Charles-Michael-Davis-Josh-Rosza-Steven-Krueger

JOSH E DAVINA – KOL E DAVINA

Conosciamo il rapporto tra Josh e Davina, lo abbiamo visto sin dalla prima stagione, ma ciò non toglie che ogni loro interazione sia sempre bella e tenera, perché fondamentalmente i due sono sempre stati due “outsider” trovatisi a far parte di una realtà soprannaturale quando non ne avevano alcuna intenzione, quando in realtà volevano solo essere normali, e nella loro amicizia hanno trovato un’ancora di salvezza in mezzo a quell’oceano in costante tempesta in cui vivono. Peraltro, il loro rapporto è reso ancora più bello dal fatto che, come accaduto tra Josh e Aiden, tecnicamente loro dovrebbero essere nemici, in quanto lei è una strega e lui è un vampiro.
Questi tocchi shakespeariani sono sempre belli.
In questo episodio tutto è stato ribadito ed è andato anche oltre. Josh è diventato più sicuro di sé e non ha esitato a contraddire Davina, a opporsi a lei (o quantomeno tentare di farlo, visto che lei, tecnicamente, ha barato, probabilmente prevedendo l’opposizione di lui). Pertanto, è sempre bello vedere le loro dinamiche e non vedo l’ora di assistere a cosa Josh sarà in grado di fare con Marcel, per salvare Davina.

tumblr_o25003IuWN1u7fuibo1_250tumblr_o25003IuWN1u7fuibo2_250
tumblr_o25003IuWN1u7fuibo4_250tumblr_o25003IuWN1u7fuibo3_250

Le scene di Kol e Davina mi hanno lasciato con gli occhi a cuoricino, lo ammetto.
E la cosa mi piace, anche perché per Kol è un’evoluzione non da poco. Ricordiamoci chi è sempre stato Kol Mikaelson: il più sfrenato, il più selvaggio, l’incontrollabile della Famiglia Originaria, quel fratello minore che persino Klaus ha sempre “temuto” un pochino, proprio per quel temperamento (ricordiamo la 3×13 di “The Vampire Diaries”“Bringing Out The Dead”, in cui, prima, Elijah disse a Klaus “Vuoi pugnalarmi? Fallo. Ti sfido. Poi dovrai vedertela con Kol” e, poi, lo sguardo di Klaus quando lo vide apparire).
Io ho sempre adorato Kol. Era un bast**** fatto e finito, indubbiamente, ma come dimenticare il momento, nella 3×14 di “The Vampire Diaries”“Dangerous Liasons”, in cui disse a Rebekah che gli chiedeva aiuto per un suo malvagio piano, “E sputare sulle regole di nostra madre?! … Ci sto”, con quella strepitosa faccia da schiaffi? Impossibile farlo.
Insopportabile, selvaggio, ma divertente. Nonostante, se si considerano solo le due rispettiva coppie di fratelli, ovvero Elijah e Klaus / Stefan e Damon, la corrispondenza caratteriale sia Elijah → Stefan e Klaus → Damon, si può dire che anche Kol è sempe stato, un pochino, il Damon degli Originari, in questo senso: a lui, da una parte, è sempre piaciuto usare il potere che la sua natura di Vampiro Originario gli conferiva (e con questo sopperiva anche alla sofferenza per la perdita dei suoi poteri di stregone), come Damon era spavaldo, combinaguai, sarcastico e strafottente. Come Damon, non vedeva l’ora di buttarsi in qualche rissa, per così dire, a volte agiva senza pensare alle conseguenze.
A molti non piace, io personalmente l’ho sempre trovato divertente (anche se meritava quasi tutto quello che gli è successo, senza dubbio).
Nonostante questo suo temperamento, però, abbiamo sempre saputo che teneva alla propria famiglia, lo abbiamo visto soffrire per la mancanza di Elijah, perché credeva di non essere amato da quei due fratelli maggiori e si sentiva escluso. E, con la sua versione nella scorsa stagione, lo abbiamo visto umano, dotato di poteri, anche se non vasti come quelli che aveva un tempo. Soprattutto, già nella 4×12 di “The Vampire Diaries”, “A View To A Kill”, abbiamo finalmente avuto la conferma che dietro quel faccino strafottente, lui era esattamente ciò che doveva essere: un vampiro millenario, con una conoscenza e una cultura impressionanti, dunque incredibilmente vaste, al pari di quelle dei suoi fratelli e di sua sorella. Per questo motivo a me è spiaciuto vederlo morire e sono stata contenta di rivederlo, sia nella web serie che in versione umana.
Inoltre, proprio con quest’ultima versione, entrando a contatto con Davina abbiamo visto in lui un’evoluzione. All’inizio abbiamo tutti dubitato della genuinità dei suoi sentimenti per Davina e magari una parte di noi dubita ancora, eppure essi sembrano veri e le scene di questo episodio lo hanno sottolineato ancora una volta: lo abbiamo visto preoccupato, protettivo, addirittura disposto a sacrificare la possibilità di tornare in vita per non rischiare l’incolumità e la libertà di Davina a causa della Strix. Lo abbiamo visto “sacrificarsi” facendo da esca con gli Spiriti Ancestrali per permettere a lei di scappare e salvarsi dalla loro ira (e visto che era già ferito è un particolare da non sottovalutare). Sarebbe grandioso se questi sentimenti fossero veri, anche perché finalmente realizzerebbe quella coppia favolosa: la strega e il vampiro. Originario, per di più.
E diciamolo: il bacio e il ballo sono stati davvero romantici e il tutto ha creato un bellissimo parallelismo con l’ultimo bacio e l’ultimo ballo di Kol e Davina quando lui era in vita.
Questa linea narrativa si preannuncia carica di potenziale.
Per quanto riguarda la faccenda “quale Kol”, mi è piaciuto tanto Daniel Sharman, ma Kol è Nathaniel Buzolic.
Ho solo un appunto: ok, siamo a New Orleans e sappiamo che lì la magia ha regole diverse, funziona in modo diverso… ma questo “Aldilà” sembrava tanto il The Other Side e sappiamo che quest’ultimo è andato distrutto, quindi spero arrivi qualche chiarimento, anche in merito a cosa sia successo a Kol, perché fosse ferito. Cosa gli stanno facendo?

tumblr_o24rtoiu951tayp8jo1_250
tumblr_o25hawSU2O1qcyv1eo8_250tumblr_o25hawSU2O1qcyv1eo6_250
tumblr_o25hawSU2O1qcyv1eo7_250tumblr_o25hawSU2O1qcyv1eo1_250tumblr_o25hawSU2O1qcyv1eo3_250tumblr_o25hawSU2O1qcyv1eo2_250
tumblr_o25hawSU2O1qcyv1eo5_250tumblr_o25hawSU2O1qcyv1eo4_250


Nessun commento:

Posta un commento